Questa ricetta, assolutamente semplice, povera, essenziale, è un piatto tipico del territorio cosentino. Non so bene se il nome esatto sia proprio 'nchiambara (qualcuno la chiama gniammara, qualcun altro maiatica), ma di certo si tramanda da tempo immemorabile: le nostre bis-bis-bisnonne la preparavano per le loro famiglie numerose, ai tempi in cui non ci si poteva permettere di mangiare altro che non fosse pane e cipolle. Durante la cottura la pastella che avvolge le cipolle diventa croccante fuori e rimane morbida dentro, con una tipica consistenza collosa; del resto, è fatta solo di acqua e farina. Eppure è gustosissima, e tagliata a quadrotti e presentata in un buffet vi assicuro che fa la sua buona figura. Naturalmente, io ho utilizzato solo e rigorosamente cipolla di Tropea: come ho avuto già occasione di dire è l'unica qualità di cipolle che riesco a mangiare.
Nchiambara (Frittata di cipolle senza uova)
Ingredienti
200 g di farina
250 ml circa di acqua fredda
2 cipolle di Tropea
olio extravergine d'oliva
sale
Pulire e affettare le cipolle, tenerle a bagno in acqua per almeno mezz'ora, cambiando l'acqua più volte. Scolarle e asciugarle bene. Versare dell'olio in una padella e scaldarlo sul fuoco. Aggiungere le cipolle e farle andare a fuoco dolce aggiungendo dell'acqua, non devono friggere (mia aggiunta: le ho bagnate con vino Cirò, rosso). Salare e portare a cottura.
Ingredienti
200 g di farina
250 ml circa di acqua fredda
2 cipolle di Tropea
olio extravergine d'oliva
sale
Pulire e affettare le cipolle, tenerle a bagno in acqua per almeno mezz'ora, cambiando l'acqua più volte. Scolarle e asciugarle bene. Versare dell'olio in una padella e scaldarlo sul fuoco. Aggiungere le cipolle e farle andare a fuoco dolce aggiungendo dell'acqua, non devono friggere (mia aggiunta: le ho bagnate con vino Cirò, rosso). Salare e portare a cottura.
Versare la farina in una ciotola, aggiungere acqua poco per volta, mescolando con una frusta e stando attenti a non far formare grumi. Versare tanta acqua quanto è necessaria ad ottenere una pastella fluida. Aggiungere il sale.
Unire le cipolle e mescolare. Ungere nuovamente la padella e farla scaldare bene, poi versare la pastella. Far cuocere finché alla base risulterà dorata e asciutta, dopodiché girare la frittata e far cuocere allo stesso modo anche dall'altro lato.
Va gustata tiepida.
Lo spessore ideale è di un paio di millimetri, quindi per queste dosi va utilizzata una padella molto larga.
questa me la segno, in genere faccio qualcosa di simile con la farina di ceci, con la farina bianca per me è una cosa da provare assolutamente!!!
RispondiEliminaAllora poi fammi sapere :-) Baci.
EliminaCome mi piacciono i piatti semplici di una volta. Grazie per avercelo proposto.
RispondiEliminaAnnamaria
Grazie a te <3
EliminaMa che piatto particolare!!Una frittata senza uova,da provare assolutamente!!
RispondiEliminaDalle nostre nonne c'è sempre da imparare.
EliminaNon conoscevo frittate senza uova!!!! Sono rimasta colpita, complimenti per l'originalità della ricetta!
RispondiEliminaVolevo invitarti, se ti fa piacere, a partecipare al mio nuovo contest che ha come tema le insalate estive aventi come protagonista i legumi o i cereali o i semi oleosi:
http://kucinadikiara.blogspot.it/2013/06/il-nuovo-contest-cereali-in-insalata_5.html
Grazie mille e buona giornata,
Chiara
Grazie, vengo subito a vedere.
EliminaNon sapevo che si potessero fare frittate senza uova, quindi al posto della cipolla potrei utilizzare patate e cipolle o altre verdure, brava mi hai dato un'oyyima idea per prepare altre frittate
RispondiEliminaBè sì, la pastella può tenere insieme anche altri ingredienti. Grazie, ciao :-)
EliminaCiao Maria Grazia :) Anche io riesco a mangiare solo le cipolle di Tropea, molto più dolci e delicate... Questa frittata mi piace un sacco... senza uova... proverò! ;) Complimenti e un abbraccio, buon pomeriggio :**
RispondiEliminaGrazie e buon pomeriggio a te.
EliminaPur essendo calabrese non conoscevo questa ricetta! Bravissima!
RispondiEliminaOgni zona ha le sue caratteristiche, questa è proprio tipica di Cosenza e del suo entroterra. Grazie <3
EliminaDavvero insolita e stuzzicante! Idea strepitosa, Maria Grazia!
RispondiEliminaBuon pomeriggio e a presto!
Grazie, mia omonima. Buon pomeriggio e.. buon onomastico :-)
EliminaLe nostre nonne, spinte dal bisogno, sapevano creare piatti squisiti.
RispondiEliminaVero, verissimo!
EliminaNon avevo mai pensato di fare una frittata del genere !! Bella idea!!
RispondiEliminaA presto!
Io l'avevo gustata nella zona calabra proprio accompagnata con un buon Cirò, vino forte ma non mi ha mai dato alla testa.
RispondiEliminaSe ben ricordo l'avevano chiamat tipo focacci senza uova o simile e l'avevano cotta con una padella sulla brace ma sono cose di circa 35 anni fa potrei anche non ricordare bene. Comunque ho preso la ricetta e spero di trovare le cipolle quelle di Tropea le adoro.
Buona serata e buon compleanno ancora.
ma è troppo buona questa frittata non frittata!! dove c'è cipolla ci sono io!! assomiglia quasi a una crespella a vedersi in foto, ma senza uova.. questa la proverò!!
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