Biscotti della nonna con cuore di confettura

La ricerca dei sapori di altri tempi riconduce ad immagini e profumi legati all'infanzia, fotogrammi di mani sapienti intente a trasformare pochi ingredienti, semplici e genuini, nei cibi che oggi nonostante gli sforzi non riusciamo più a riprodurre, non con gli stessi risultati. Perché, pur seguendo fedelmente una ricetta antica, quello che ne viene fuori assomiglia parecchio a ciò che conserviamo nei nostri ricordi, però... assomiglia. Non è "uguale". 
Sarà che la materia prima tanti anni fa era completamente diversa. In passato ogni famiglia aveva il suo pezzo di terra, perciò l'olio era quello buono, il grano veniva macinato quando serviva e la farina la si aveva sempre fresca; veniva passata al "crivu" (il setaccio) per separarne la "caniglia" (la crusca), ma se si voleva la farina bianca ("u fiuri") bisognava setacciarla più volte. Sarà che le dosi erano quasi sempre a occhio e la bilancia era l'esperienza. La frase ricorrente nelle ricette delle nostre nonne: farina = quanta ne riceve, perché le farine non sono tutte uguali, e le uova non hanno tutte la stessa dimensione di tuorlo e albume, perciò bisognava partire da queste ultime e aggiungere man mano gli altri ingredienti, lasciando la farina per ultima. 
Quella dei biscotti da inzuppo è una ricetta semplice, tramandata da generazioni, con le piccole varianti che esistono in ogni famiglia, perché si sa che ognuno ci mette un po' del suo, per adattarla ai gusti personali, ed è giusto che sia così. Sono caratterizzati dall'aspetto rustico, sono croccanti fuori e morbidi dentro, perché vengono passati nello zucchero semolato prima di andare in cottura. 
Quelli che fanno parte dei miei ricordi hanno una forma allungata, data rigorosamente a mano, con un taglio al centro. Sono biscottoni grandi e dorati a cui oggi ho voluto aggiungere una confettura bio. Quand'ero bambina io, diversi decenni or sono, la marmellata che trovavo nella dispensa poteva essere o quella di ciliegie, o quella di albicocche, oppure quella di pesche. A casa mia era così. E qual era la mia preferita? Quella che ho usato in questa ricetta, naturalmente!  

 

Biscottoni della nonna con cuore di confettura

Ingredienti:
250 g di farina
80 g di zucchero
50 g di olio 
1 uovo
buccia di limone grattugiata
2,5 g di ammoniaca per dolci (due cucchiaini circa)
latte q.b.
confettura di Pesche 
zucchero q.b.

Preparazione:
In una ciotola emulsionare l'uovo e lo zucchero, sbattendo con una frusta. Incorporare anche l'olio.


Aggiungere la buccia di limone grattugiata, la farina setacciata e l'ammoniaca. Mescolare e versare uno o due cucchiai di latte, secondo necessità.


Proseguire impastando con le mani, formare un panetto e lasciarlo nella ciotola infarinata, coprendo con un canovaccio. Far riposare per mezz'ora a temperatura ambiente.


Riprendere il panetto e suddividerlo in 12 porzioni uguali. Arrotondare ogni pezzo dando la forma di un cilindro. Incidere al centro con la lama di un coltello, allargando i lembi.


Mettere un cucchiaino di confettura nella parte incisa e richiudere avvicinando i lembi.


Passare ogni pezzo nello zucchero semolato. Allineare i biscotti in una teglia, ben distanziati tra loro (in cottura si allargheranno parecchio).


Cuocere in forno preriscaldato a 190°C (statico) per 15-18 minuti max. Far raffreddare su una gratella.


I biscottoni della nonna sono pronti per essere gustati, da soli o inzuppati nella bevanda preferita.



Commenti

  1. Sono meravigliosi Maria Grazia ed è vero che i sapori sono diversi, io credo certamente per la materia prima più raffinata ma anche per “la mano”. Noi amiamo i sapori di un tempo, per afetto appunto, ma è vero che le nostre nonne erano molto più pasticcione di noi😉 bravissima come sempre

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  2. Condivido appieno, pur rifancendo passo passo le ricette delle mamme e delle nonne, il sapore non sarà mai uguale! Però sono sicura che quello di questi tuoi biscottini, sia molto fedele all'originale ;)

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  3. Questi biscottoni hanno una forma molto particolare, con confettura o senza devono essere buonissimi. Certo che con quel bel ripieno di pesche....mi sa che faccio finta di essere tua cugina e te li copio :-))

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  4. Rustici e ricordano davvero quelli preparati da nonne e zie amorose, senza stampini, ma tutto fatto a mano. Buonissimi, da preparare al più presto!

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  5. Ciao!
    Ma sono bellissimi a vedersi e immagino la bontà! Prendo spunto e li preparerò ai miei bimbi, anzi mi farò proprio aiutare da loro! Un abbraccio

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  6. Buongiorno... leggevo la tua ricetta, molto bella ed invitante...ho deciso di farlo,ma volevo farti una domanda...ma l'ammoniaca tu la metti direttamente nell'impasto e non nel latte caldo per attivarla? Mi chiedevo se ha lo stesso effetto...grazie e buona Domenica...

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    1. Buongiorno a te, mi hai dato l'occasione per andare a rivedere questa ricetta che risale a qualche tempo fa. La tua osservazione è giusta, ma in effetti qui l'ammoniaca l'ho messa direttamente nella ciotola, al centro, e ho versato il latte su di essa per attivarla, mentre iniziavo a mescolare dall'esterno. Più che altro per praticità, giacché si gonfia e nel classico bicchiere tende a fuoriuscire e inoltre ne rimane sempre un po' attaccata alle pareti. Grazie mille. Spero che il risultato ti piaccia :)

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