Eccoci pronte per un nuovo appuntamento con Light and Tasty.
Oggi come ingrediente di base abbiamo scelto le cipolle, in tutte le loro varianti.
Chi mi segue qui sul blog probabilmente lo sa già, non le amo particolarmente, come ho scritto più volte nei miei post. Una sola però fa eccezione: è lei, la Rossa di Tropea, con il suo inconfondibile sapore dolce.
Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare per via del suo nome, la Cipolla di Tropea non viene coltivata in quella splendida cittadina a picco sul Tirreno che costituisce una delle mete turistiche più ambite della Calabria. No no… la zona di produzione della Rossa calabrese abbraccia il territorio che parte dalla provincia di Cosenza, tra i comuni di Fiumefreddo Bruzio e Amantea, prosegue in direzione Sud per Catanzaro, da Nocera Terinese a Curinga, e termina in provincia di Vibo Valentia, da Pizzo fino a Nicotera.
Diverse fonti storiche e bibliografiche attribuiscono l'introduzione della cipolla in Calabria prima ai Fenici e poi ai Greci, migliaia di anni fa, in quel tratto di costa tra i mari lametino e viboneto. Molto apprezzata nel Medioevo e nel Rinascimento, era considerata il principale prodotto dell'alimentazione e dell'economia locale e veniva esportata via mare anche in Tunisia, Algeria e Grecia. Si diffuse in seguito con maggiore impulso nei mercati del nord Europa durante il periodo borbonico, diventando subito molto ricercata e arrivando oltre oceano, fino in America.
Oggi come allora, la Cipolla Rossa di Tropea è presente in colture di grandi estensioni ma anche negli orti familiari, nel paesaggio rurale, nei piatti locali e nelle ricette tradizionali di Calabria. In più oggi possiede il marchio IGP che la tutela da imitazioni e contraffazioni: il patrimonio genetico portato sulle nostre terre migliaia di anni fa, il clima mite, la brezza marina che accarezza costantemente i campi, composti da terreni fertili di tipo sabbioso e ricchi di corsi d'acqua, la rendono unica e non riproducibile altrove.
Quando parliamo di Cipolla di Tropea dobbiamo distinguere tre tipologie di prodotto:
- il cipollotto, dal colore bianco-rosato tendente al violaceo, tenero e dal sapore dolce, che viene estirpato precocemente;
- la cipolla da consumo fresco, che presenta anch'essa colore bianco-rosso fino al violaceo, come il cipollotto è tenera e dolce ma viene lasciata nel terreno un po' più a lungo;
-infine la cipolla da serbo, di colore rosso-violaceo e dal sapore sempre dolce ma di consistenza croccante.
Sia i cipollotti che le cipolle fresche dopo la raccolta vengono sottoposti a spuntatura delle code, riuniti in fasci e destinati subito al consumo. Per la cipolla da serbo i bulbi invece vengono deposti sul terreno, coperti con le loro stesse foglie e lasciati ad asciugare al sole per un tempo variabile da 8 a 15 giorni; in questo modo acquisiscono anche compattezza, resistenza ed una colorazione rosso vivo. Una volta disidratati possono essere scollettati, al pari del prodotto fresco, oppure destinati alla produzione di trecce, e in questo caso le code non vengono spuntate; il numero dei capi per formare le caratteristiche trecce parte da un minimo di 6 bulbi.
(immagini dal web)
Alla Cipolla di Tropea vengono attribuite tante straordinarie qualità. Per citarne qualcuna: è afrodisiaca, antisettica, anestetica, diuretica, cura i reumatismi, il mal di testa, gli ascessi, le verruche, i foruncoli e le punture di insetti, favorisce la secrezione biliare, evita raffreddore e influenza, è emolliente, antiasmatica, antisclerotica, regola il tasso di colesterolo nel sangue ed è utile contro il diabete, allontana il rischio tumorale e preserva dall'invecchiamento.
Prima di passare alla ricetta, un consiglio per attenuare la fastidiosa lacrimazione provocata dalle cipolle: riponete i bulbi per 10 minuti nel congelatore o per un'ora in frigorifero prima di affettarli. Il freddo infatti frena l’evaporazione delle sostanze irritanti 😉
Cipolle di Tropea al forno con pomodorini e basilico
Ingredienti
1 Kg di cipolle di Tropea
250 g di pomodori
due cucchiai di mollica di pane sbriciolata
olio extravergine, aceto, sale
basilico fresco
Pulire le cipolle, tagliarle a pezzi e metterle a bagno in una ciotola con acqua e ghiaccio. Sciacquare e trasferire i pezzi di cipolla in una pentola con acqua salata in ebollizione; aggiungere due cucchiai di aceto bianco e lasciar cuocere per qualche minuto. Sgocciolare e far intiepidire.
Nel frattempo lavare i pomodori, eliminare dal loro interno i semi e l'acqua di vegetazione e tagliarli a piccoli pezzi. Condirli con sale e basilico fresco spezzettato.
Ungere una pirofila da forno con poco olio, mettere le cipolle e ricoprire con i pomodori al basilico. Cospargere con la mollica di pane raffermo e irrorare con un filo d'olio.
Trasferire la pirofila in forno caldo a 220°C e far cuocere per circa 30-40 minuti. Negli ultimi 5 minuti accendere il grill.
Possiamo servire le nostre cipolle di Tropea con pomodorini e basilico come contorno, quando sono appena tiepide:
Oppure farle raffreddare e servirle come antipasto in piccole coppette monoporzione:
Ecco l'elenco delle altre ricette della settimana: 😋
Carla Emilia: Filetti di nasello al forno con cipolle e patate
Consu: Spaghetti integrali al sugo di pomodorini, cipolla di Tropea e basilico
Consu: Spaghetti integrali al sugo di pomodorini, cipolla di Tropea e basilico
Elena: Insalata Niçoise
Ma che buona anche questa ricetta Maria Grazia, le cipolle di Tropea mi piacciono tantissimo! Un abbraccio
RispondiEliminaDevono essere deliziose...non smetterei di fare la scarpetta :P
RispondiEliminaA volte mi sento un'aliena quando dico che non amo particolarmente la cipolla, meno male che ogni tanto incontro qualcuna che la pensa come me ^_^
RispondiEliminaOttima ricetta e anche ben presentata!
Buon inizio di settimana.
Bellissima ricetta,ti faccio i miei migliori complimenti!!!
RispondiEliminaAdoro la cipolla di Tropea,sia cruda che cotta in quanto buonissima e molto dolce e la ricetta che hai preparato,che trovo molto estiva e quindi adatta alla stagione che sta per entrare,e' sicuramente di una bontà unica e da provare assolutamente!!!Ti ringrazio tantissimo per averla condivisa,un bacione e buona settimana:)).
Rosy
La dolcissima cipolla di Tropea, qui da noi arriva in estate ed è allora che proverò la tua ricetta!
RispondiEliminaQuando la semplicità si accompagna con il gusto nascono piatti buoni e intriganti, bellissima la presentazione nelle coppette. Brava, un abbraccio e buona settimana.
RispondiEliminaUna splendida ricetta, ricca di gusto, semplice e anche bellissima da vedere: deliziosa la presentazione, ti abbraccio!
RispondiEliminanon sapevo della cipolla di Tropea! Si imapara sempre!e
RispondiEliminaCiao Maria Grazia interessanti tutte le info sulla cipolla rossa;). A me piacciono tutti i tipi e quella rossa ha un sapore davvero speciale, sarà perché sa di casa :). Io ho sempre mangiato la versione fino alla bollitura e condita con olio, sale e abbondante origano ma così mi pare davvero molto ma molto gustosa e completa. Grazie davvero una bella proposta, buona serata, luisa
RispondiEliminasono sicura che questa ricetta sarà un successo qui, e quindi la devo assolutamente provare ... è di quelle semplici ma che fanno la differenza! ottima!
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