Crostata al pistacchio con marmellata di limoni e crema di ricotta

Una crostata di pasta frolla con un morbido ripieno di ricotta freschissima è sempre una delizia. Se poi si aggiunge il pistacchio, quello di prima scelta, quello che può fregiarsi della denominazione di "Pistacchio di Bronte DOP", diventa prelibata. E se poi viene arricchita da uno strato di gustosa marmellata risulta davvero irresistibile. 
È decisamente un bell'incontro quello tra limone e pistacchi. Oltre al cosiddetto "oro verde", qui ho utilizzato una marmellata che viene prodotta con agrumi raccolti in Sicilia. 
Anche la ricotta è un ingrediente molto presente nei dolci siciliani, ma ad onor del vero quella che ho messo nella torta è tutta calabrese. Nel territorio la produzione di questo latticino vanta secoli di storia e, grazie all'allevamento bovino, ovino e caprino tuttora praticato in alta montagna e al pascolo, con il buon latte che si ricava si ottengono ricotte e formaggi buoni come quelli di una volta.
Ciò che fa la differenza è, come sempre, la qualità degli ingredienti. Non accontentatevi di una marmellata qualsiasi, o di pistacchi iraniani, o di una ricotta insapore, altrimenti se proverete a replicare questa crostata magari vi verrà da dire: "Mah, dopotutto non è così buona come ce l'ha presentata..." 


Crostata al pistacchio con marmellata di limoni e crema di ricotta

Ingredienti
per la frolla
190 g di farina 00 
40 g di farina di pistacchio di Bronte DOP
100 g di zucchero semolato
100 g di burro
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
buccia di limone grattugiata
per la crema di ricotta
250 g di ricotta
60 g di zucchero
1 uovo
buccia di limone grattugiata
2 cucchiaini di pasta di pistacchio di Bronte DOP (*)
inoltre
150 g di marmellata di limoni 
pistacchi in granella q.b.

(*) se non riuscite a reperire la pasta di pistacchio concentrata, potete eventualmente sostituirla con due o tre cucchiai di crema spalmabile al pistacchio

Preparare la frolla mescolando le due farine e lo zucchero, aggiungendo poi il burro freddo a pezzetti. Impastare brevemente, aggiungere l'uovo, la buccia di limone grattugiata e il lievito e amalgamare velocemente. Formare un panetto schiacciato, coprire con pellicola per alimenti e trasferire in frigorifero per almeno un'ora.


Riprendere il panetto e stenderlo su un foglio di carta da forno (considerare uno spessore di un paio di mm.). Imburrare l'anello per torte (il mio è da 22 cm di diametro), poggiarlo sulla pasta e premere per tagliare la base. Spostare il tutto su una teglia da forno dopo aver rimosso la pasta all'esterno.


Stendere i ritagli di pasta sul piano di lavoro leggermente infarinato, ricavare delle strisce, rivestire il bordo interno dell'anello e premere con i polpastrelli per far aderire alla base. Spalmare la marmellata di limoni sul fondo. 


Lavorare la ricotta in una ciotola, aggiungere lo zucchero e mescolare bene, incorporare l'uovo e profumare con la buccia di limone grattugiata.


Versare i 3/4 della crema sullo strato di marmellata e livellare delicatamente. Unire la pasta di pistacchi alla crema tenuta da parte e amalgamare avendo cura di non lasciare grumi.


Versare anche questa parte di crema nel guscio di frolla e distribuirla mescolando con la spatola o con un cucchiaino, in modo da creare un effetto variegato.


Con la frolla avanzata formare le classiche strisce con cui ricoprire la crostata, abbassare il bordo tutt'intorno per racchiudere bene il ripieno e completare con una manciata di pistacchi in granella.


Cuocere in forno già caldo a 160°C ventilato per 50 minuti circa. 
Come sempre, regolarsi in base al proprio forno, la torta sarà cotta quando la superficie apparirà dorata e i bordi si staccheranno leggermente dall'anello.


Far raffreddare completamente, sformare e lasciar riposare per almeno 12 ore. Prima di servire, spolverare con zucchero a velo.


Commenti

  1. Mamma mia che delizia pazzesca! 😋

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  2. Un dolce stellare...adoro il pistacchio...questa crostata è sublime!!!!Bravissima, baci!

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  3. Sublime questa crostata, adoro i pistacchi!!!

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  4. pistacchio, limone e ricotta... decisamente tre dei sapori che amo maggiormente... hanno una consistenza ed una magia che per me è ennesima potenza

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  5. Goduria allo stato puro!!!Concordo pienamente con quanto scrivi:è la qualità degli ingredienti a fare la differenza e per quanto riguarda la ricotta ti do pienamente ragione:una scialba e non di qualità rovina tutto!Io abito nella zona del ragusano e anche qui da me vi è una produzione di ricotta (provole,caciocavallo)a base di latte vaccino all'interno di masserie di campagna dove il massaro realizza prodotti caseari di altissima qualità (una ricotta favolosa,realizzata come una volta con un sapore sublime e tutto il siero sotto..e' consuetudine qui andare a mangiarla direttamente,appena fatta,proprio in queste masserie..consumata calda calda all'interno di apposite ciotole di terracotta e qualcuno le mescola a pezzi di pane casareccio..io la amo al naturale;).Questo tipo di ricotta e' facilmente reperibile anche nelle botteghe(la porta direttamente il massaro)e nei supermercati...puoi immaginare che ogni ricetta che viene realizzata con questa ricotta (dalle tradizionali scaccie ai dolci a qualunque altra cosa)sia davvero a livelli di eccellenza:).
    Capisco e condivido in pieno il tuo discorso,anche perché (da un'altra amica blogger)so che anche da voi vi sono latticini e prodotti caseari di qualità eccellente;).
    Ti faccio i miei migliori complimenti per questa splendida ricetta,un bacione e buon fine settimana:)).
    Rosy

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    1. Esattamente, infatti anche se i "professionisti" (chef e pasticcieri) la sconsigliano io uso prevalentemente la ricotta vaccina, proprio perché la nostra è molto soda e saporita, ed è sufficiente farle perdere giusto un po' di siero per ottenere risultati eccellenti, senza per forza dover ripiegare su prodotti ovicaprini che da noi, come da voi, spesso hanno un sapore un po' troppo forte :) Grazie, un abbraccio

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